24
Giu 2020

Non ci saranno i fuochi di artificio. E neppure il corteo e il gran falò dal vivo in centro città. Ma nella sera e notte del 24 giugno, nella festività di San Giovanni, patrono di Torino e anche di Genova e di Firenze, grandi eventi si preparano comunque, nonostante la severità del distanziamento sociale imposto dall’emergenza del covid 19. Le tre città, unite in una kermesse spettacolare su un’unica piazza virtuale, si preparano a intrattenere i propri cittadini e quelli di tutta Italia con performance di musiche e di luci in diretta, grazie a un unico palinsesto televisivo e digitale su scala nazionale su RaiPlay, Rai Premium e Rai News a partire dalle 18.30 e sino a mezzanotte. Una diretta in cui anche il Museo della Sindone avrà la sua parte, come luogo-simbolo e speciale di Torino, al pari di altre realtà cittadine, come il teatro Regio, il museo Pietro Micca, il Mercato Centrale e il museo del Cinema, nel cui tempio – la Mole Antonelliana – avrà peraltro sede la regia centrale della trasmissione.

Tra concerti, coreografie e droni, il museo e la chiesa dedicati al Telo

Volta a offrire un plastico esempio delle eccellenze storiche, culturali e tecnologiche delle tre città, la diretta si snoda tra antiche contrade, nobili palazzi, punti di incontro e centri espositivi, in un incessante passaggio di testimone nel crescendo spettacolare.

Dal concerto del Maggio Musicale Fiorentino al genovese falò di San Giovanni al DJ set nella Mole; dal salone dei 500 a Palazzo Vecchio, al concerto Dire Straits live della band dell’Università di Genova, alla superba coreografia di 200 droni indoor nelle gallerie di Pietro Micca e del Mercato Centrale di Torino. Al Museo della Sindone spetta l’onore e l’onere della chiusura del grande show.

Nel corso di un movimentato video-clip si racconteranno le sale dedicate al Telo e i suoi tesori unici al mondo. Né mancheranno le immagini della settecentesca chiesa del SS. Sudario con la sua volta a botte affrescata dal pittore piemontese Michele Antonio Milocco, in quadrature trompe l’oeil del veneziano Piero Alzeri, sul tema della Trasfigurazione. Un ciclo barocco raro per raffinatezza, unico per estensione e straordinario per il messaggio. Pur intitolata alla Passione e Morte di Cristo, la chiesa è infatti con le sue opere un inno alla gioia e alla gloria del cielo.

 

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